La struttura della spada

di Yang, Jwing-Ming

Questo argomento è tratto dal libro “La spada dello Shaolin del nord: forme, tecniche e applicazioni” del Dr. Yang, Jwing-Ming.

La spada è formata da due parti: la lama e l’elsa, o impugnatura. Entrambi i bordi della lama sono affilati, l’impugnatura e il corpo della lama sempre dritti. Il guardamano è sempre piatto e parallelo alla lama, invece di esser circolare od ovale. Generalmente la spada è un unico pezzo di metallo su cui vengono infilati il guardamano e l’impugnatura, che vengono poi fissati con un dado a forma di pomello o con un ribattino. La lama è affilata su entrambi i bordi e la punta è arrotondata o aguzzata nel modo che verrà descritto in seguito. Le spade hanno una lunghezza che va dai 50 cm al metro e una larghezza al di sotto dei 4 cm. La lunghezza è divisa in tre terzi: il terzo della punta (affilato come un rasoio e flessibile), il terzo di mezzo (meno affilato e più rigido), ed il terzo inferiore (non affilato e completamente rigido, usato per le parate). La parte affilata può essere usata per trafiggere o mutilare il nemico. La parte mediana più smussata viene usata per far scivolare o parare l’arma dell’avversario. Il guardamano puntato verso la punta della lama serve per bloccare l’arma dell’avversario.

Tipi di spada

Sebbene siano molti i tipi di spada conosciuti, ne descriveremo solo cinque in questo contesto. Le prime due spade sono le più comuni, e quelle più usate oggigiorno per la pratica. Le altre tre sono varianti particolari delle prime due. Sebbene possano essere usate nella maggior parte delle comuni tecniche di spada, sono state ideate tecniche speciali in conformità della loro forma particolare.

A. Wen Jian (Spada del Letterato o Spada Civile): questa spada è chiamata anche spada femmina. È lunga e leggera ed ha una punta arrotondata. Generalmente non è usata per la guerra, ma per l’autodifesa e per la danza. Veniva spesso portata dai letterati come segno di eleganza, oppure era appesa al muro per decorare una stanza.

B. Wu Jian (Spada Militare): questa spada, conosciuta anche come spada maschio, è lunga e pesante e ha una punta aguzza (per aumentarne la letalità), e viene usata principalmente in battaglia.

C. Wu Gou Jian (Spada Uncinata dei Wu): questa spada fu inventata durante la Dinastia Wu (222-278 d.C.), ed è stata progettata per mutilare le membra dell’avversario o le gambe del suo cavallo dopo aver bloccato la sua arma.

D. Ju Chi Jian (Spada Dentellata): questa spada ha una lama seghettata che le fornisce una maggiore capacità di taglio. Molto probabilmente questa foggia ha avuto origine quando qualcuno si è reso conto che una lama gravemente intaccata sembra tagliare in modo molto più efficace di una nuova. I due fori sulla punta della spada ricordano gli occhi di un serpente e quando la spada viene brandita la fanno sibilare.

E. She-She Jian (Spada a Lingua di Serpente): questa spada ha una lama ondulata, che le fornisce un’incredibile capacità di taglio. La punta biforcuta serve per bloccare l’arma del nemico ad una distanza lunga.

La scanalatura per il sangue

Quando uno spadaccino infilza il suo avversario, la lama rimane bloccata nel corpo del nemico a causa di un vuoto, che ne rende difficile l’estrazione. Per risolvere questo problema, la maggior parte delle spade militari (Wu Jian) venivano forgiate con una scanalatura lungo ogni lato della lama. In battaglia si deve affrontare una moltitudine di nemici, perciò il guerriero dev’essere in grado di mantenere sempre libera la sua spada per potersi difendere. Nelle armi da strada la scanalatura per il sangue era meno comune, perché avevano una funzione diversa. Senza scanalatura, per liberare la sua arma lo spadaccino dovrà o allargare la ferita contorcendo la spada, oppure trapassare il corpo del nemico per annullare il risucchio. Le tecniche illustrate in questo volume includono movimenti intesi ad affrontare questo problema.

La nappa

Molte delle spade che vengono usate al giorno d’oggi hanno una nappa appesa all’estremità dell’elsa per un fattore estetico. Questa nappa non ha alcuna utilità marziale, e non apparirà nelle sequenze illustrate in questo libro.

Tradizionalmente, le spade dei letterati, le spade per la danza e le spade ornamentali avevano queste nappe, mentre le spade militari ne erano prive. I motivi per non usare la nappa sono i seguenti: in primo luogo, la nappa altera l’equilibrio della spada, rendendola più difficile da maneggiare; in secondo luogo, potrebbe impigliarsi al braccio che tiene la spada facendo perdere la concentrazione al combattente; in terzo luogo, l’avversario può afferrare la nappa e assumere il controllo della spada.

Il fodero

Ci sono due tipi di fodero: il fodero del letterato e quello militare. Il fodero del letterato è fatto di legno foderato con pelle di serpente o di alligatore, per renderlo impermeabile e in grado di proteggere la spada dall’umidità. Il fodero militare è fatto di metallo in modo che sia più resistente e possa, eventualmente, essere usato per parare gli attacchi dell’avversario. li fodero dovrebbe essere dritto e rigido, e la staffa per il gancetto deve esser ben fissa, senza possibilità di muoversi in su e giù lungo il fodero.

La struttura e le tecniche di spada in rapporto alla geografia della Cina

Le spade usate oggigiorno sono quasi tutte basate sui modelli della Dinastia Qing, pertanto descriverò solo questi tipi di spade.

I Cinesi del Nord sono generalmente più alti di quelli del Sud, e ci sono anche differenze culturali tra i due gruppi; questo portò ad una differenziazione Nord/Sud nella struttura e nelle tecniche di spada.

Le caratteristiche settentrionali sono le seguenti:

  1. Le spade sono relativamente lunghe e strette (la strettezza riduce il peso).
  2. La spada comune è quindici centimetri più lunga della lunghezza di un braccio.
  3. I guardamano sono rivolti verso la punta della spada, cosi da poter esser usati per bloccare l’arma dell’avversario.
  4. Gli stili del Nord sono più improntati all’attacco, e studiano in particolar modo il combattimento a lunga e media distanza.

Le caratteristiche meridionali, invece, sono le seguenti:

  1. Le spade sono corte, lunghe generalmente quanto un braccio, e sono relativamente larghe e spesse (per aumentarne il peso).
  2. I guardamano puntano verso l’impugnatura, in modo da poter esser usati per deviare l’arma dell’avversario e chiudere la distanza di combattimento.
  3. Gli stili del Sud sono più improntati alla difesa, e studiano principalmente il combattimento a media e corta distanza.


Per approfondire


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