Caratteristiche dello stile della Gru Bianca del sud

di Yang, Jwing-Ming

Questo articolo è un estratto tradotto del libro “The Essence of Shaolin White Crane – Martrial Power and Qigong” del Dr. Yang, Jwing-Ming.

Traduzione a cura di Enrico Tomei.

La gru è un animale debole, senza molta forza da poter usare nei combattimenti. Tuttavia, quando necessario, la gru può difendersi in modo molto efficace. Una gru che si difende si basa solo su tre aspetti: la capacità di saltare, la forza di rottura delle sue ali e il colpire col becco. Il salto viene usato per schivare un attacco e anche per avvicinarsi all’avversario per il proprio attacco. Quando una gru usa le sue ali per colpire, può generare energia sufficiente a spezzare un grosso ramo. La chiave di questo tipo di forza è la velocità. Ricordate che anche se l’acqua è inconsistente, quando viene espulsa abbastanza velocemente può essere usata al posto di un bisturi durante le operazioni chirurgiche. Infine, la velocità e la precisione con cui una gru può beccare si rivelano fondamentali per attaccare le aree vitali. Questa abilità di sopravvivenza è utile anche in un altro modo, in quanto la gru usa il becco per catturare i pesci. Di seguito, vorrei riassumere alcuni dei punti chiave derivanti dalla mia esperienza nella gru bianca dei miei ultimi trentacinque anni.

  • La Gru Bianca del sud è uno stile morbido-duro. Per un principiante, l’allenamento tende di più verso gli aspetti duri. È noto che gli stili esterni si praticano “dall’esterno all’interno” e “dal duro al morbido”. Il motivo è che è più facile essere duri invece che morbidi. Non solo, poter usare la morbidezza per difendersi richiede la comprensione della teoria del “Jin che ascolta” (cioè la sensitività e sensibilità della pelle), del “Jin che comprende”, del “Jin che segue”, del “Jin che si incolla”, del “Jin che aderisce” e del “Jin che avvolge”. Quindi, dovete sapere come mettere in pratica le teorie di ciascuno. Tuttavia, l’aspetto più critico nell’uso della morbidezza contro la durezza è che dovete sapere come coltivare il Qi ad un livello abbondante ed essere in grado di guidarlo per energizzare i muscoli con la vostra mente concentrata. Per raggiungere questo obiettivo, di solito ci vogliono più di dieci anni di studio e pratica. Naturalmente, non è facile per un principiante comprendere questi livelli molto profondi dell’arte.

Normalmente, in uno stile esterno, un maestro insegnerà ad uno studente come concentrare la mente per generare Qi localmente, ad esempio nelle braccia, e usare questo Qi locale per incrementare la forza muscolare ad un livello elevato. Questo tipo di Qigong è classificato come elisir esterno (Wai Dan). Da questo tipo di allenamento, le tecniche marziali possono essere insegnate e immediatamente applicate sia per la difesa che per l’attacco. Questa procedura era necessaria nei tempi antichi, quando le tecniche di autodifesa erano fondamentali per sopravvivere nella comunità marziale. Solo dopo che un principiante di arti marziali esterne avesse raggiunto un alto livello di abilità, il maestro lo avrebbe lentamente introdotto alla meditazione. Attraverso la meditazione, il Qi viene accumulato ad un livello più abbondante nel Basso Dan Tian. Questo tipo di allenamento è classificato come elisir interno (Nei Dan). Generalmente, il primo passo nell’allenamento dell’Elisir interno è la Piccola Circolazione (Xiao Zhou Tian). Attraverso la pratica della Piccola Circolazione, non solo il Qi può essere immagazzinato nel Basso Dan Tian ad un livello più alto, ma può anche essere fatto circolare nei due più importanti meridiani supplementari del Qi, i vasi Governatore e di Concezione.

Infine, allo studente viene insegnata la Grande Circolazione (Da Zhou Tian). Attraverso la pratica della Grande Circolazione, uno studente imparerà come condurre correttamente il Qi agli arti, o in qualsiasi parte del corpo, per energizzarli al più alto livello della manifestazione del Jin. Per condurre mentalmente il Qi a circolare fluidamente e liberamente nel corpo, questo deve essere rilassato. Un corpo teso renderà stagnante la circolazione del Qi. Per questo motivo, il corpo deve rimanere morbido.

Pertanto, quando un praticante di Gru Bianca di alto livello manifesta il Jin nella sua pratica o in battaglia, il corpo fisico è molto morbido all’inizio mentre il Qi viene condotto agli arti per energizzare i muscoli per l’azione. Una volta che la potenza raggiunge l’avversario, il corpo fisico viene improvvisamente contratto. Ancora una volta, questo è il motivo per cui la Gru Bianca è definita uno stile morbido-duro.

Da questo, potete vedere che gli aspetti interni, o morbidi, dell’allenamento della Gru Bianca, sia in teoria che in pratica, sono gli stessi di quelli di altri stili marziali cinesi interni. La ragione di ciò è che non importa come uno stile sia stato sviluppato, questo deve seguire il “Dao” (Via della Natura). Spiegherò più avanti la teoria del Dao del Qigong.

In passato, era comunemente risaputo che se due artisti marziali che praticavano rispettivamente uno stile esterno e uno stile interno da tre anni avessero combattuto, il praticante esterno avrebbe avuto la meglio. La ragione di ciò risiede nel fatto che gli stili esterni insegnano da subito ad un praticante come usare il Qi locale per energizzare i muscoli e applicarlo immediatamente al combattimento. Questo non vale per il praticante interno, che in quella fase starà ancora imparando ad essere morbido e ricercando i modi per coltivare il Qi internamente. Tuttavia, dopo dieci anni di allenamento, il praticante esterno si allenerà negli aspetti morbidi, mentre il praticante interno passerà ad allenare gli aspetti duri e le applicazioni marziali. Se a questo punto i due artisti marziali dovessero combattere di nuovo, molto probabilmente si equivarrebbero facilmente.

Le prime sequenze praticate nello stile della Gru Bianca, come Jiao Zhan Quan (Pugilato dell’angolo di battaglia), San Zhan Quan (Pugilato delle tre battaglie) e Qi Xing Quan (Pugilato delle sette stelle) sono le più dure fra quelle allenate. Mentre le sequenze come Shan He Quan (Pugilato della gru a ventaglio) e Hu Die Zhang (Palmo della farfalla), sono estremamente morbide, come il Taijiquan. Molte altre sequenze sono una combinazione di aspetti morbidi e duri, e vengono allenate per le battaglie reali, come Ba Mei Shou (Otto mani di prugno), Zong He Quan (Pugilato della gru che salta) e Shi Ba Luo Han Shou (Mani dei diciotto Luo Han).

  • Le sequenze di Gru sono costituite da diversi Jin anziché da singole tecniche. Se avete imparato diversi stili marziali cinesi, vi renderete conto che la struttura della maggior parte delle sequenze di Gru Bianca, specialmente quelle iniziali, è costituita da diverse tipologie di Jin. Generalmente, le sequenze iniziali sono brevi e comprendono da cinque a dieci tipologie di Jin. L’apprendimento dei movimenti è breve e semplice. Tuttavia, la pratica è molto lunga e difficile. Questo aspetto è diverso da molti altri stili marziali cinesi come il Pugno Lungo (Changquan), la Mantide Religiosa (Tang Lang,) o l’Artiglio dell’Acquila (Ying Zhua,), in cui le sequenze sono costituite da tecniche vere e proprie. Generalmente, queste sequenze sono difficili da imparare, ma più facili da allenare.

Nell’allenamento delle sequenze della Gru Bianca, un solido radicamento è il primo requisito. Il saper generare diversi tipi di Jin dalla vita, con il coordinamento della respirazione, è l’aspetto più critico dell’allenamento. Normalmente, un principiante impiegherà molti anni per comprendere l’essenza della manifestazione del Jin. Solo quando il Jin viene manifestato correttamente e con forza, allora le tecniche derivanti da ciascun tipo di Jin vengono spiegate dal maestro. In generale, ogni tipologia di Jin include quattro possibili categorie di applicazioni marziali: Calci, Attacchi di braccia, Lotta e Qin Na. Ancora una volta, ci sono diverse tecniche possibili in ciascuna di queste categorie.

Inoltre, l’allenamento sulla velocità è fortemente enfatizzato in quanto si ritiene che senza una buona velocità e potenza nella manifestazione del Jin, anche se si conoscono molte tecniche, queste saranno inefficaci. Pertanto, velocità e potenza sono gli aspetti più importanti durante le fasi iniziali dell’allenamento.

  • I movimenti della colonna vertebrale e del torace sono i più importanti. Si ritiene che la ragione per cui gli uccelli migratori, come la gru bianca o gli uccelli marini, possano volare su lunghe distanze sia che quando volano, questi muovono il petto in coordinazione con le ali. Di fatto, usano il loro corpo per eseguire la maggior parte dei loro voli. Questo aspetto è diverso negli uccelli che non migrano, come il passero, che usano esclusivamente le ali per trasportare il proprio corpo e che quindi non possono volare per lunghe distanze. Questo significa che quando gli uccelli che volano su lunghe distanze combattono, generano energia dal centro del loro corpo e dal loro petto.

Tuttavia, analizziamo la generazione del Jin dal punto di vista marziale. Teoricamente, fintanto che un’articolazione si flette e si distende viene considerata come un arco. Questi archi sono costituiti dai muscoli e dai tendini delle articolazioni. Attraverso la contrazione e l’estensione, l’arco è in grado di generare energia. Nel nostro corpo, ci sono due grandi archi che sono costituiti dai due più grandi gruppi muscolari e tendinei. Questi due archi sono il busto e il torace. Se osserviamo la struttura del corpo, ci rendiamo conto che attraverso la contrazione dei muscoli del busto e del torace, siamo in grado di tirare, spingere, sollevare o fare dei lavori pesanti. Una volta che questi due archi vengono danneggiati, la nostra forza sarà significativamente ridotta. Ancora, se osservate gli atleti olimpici che lanciano il giavellotto o il disco, al fine di generare una grande forza di lancio, le azioni del loro busto e del torace devono essere abilmente applicate ai movimenti.

Al fine di generare un potente Jin durante il combattimento, questi due archi sono enfatizzati in tutti gli stili marziali cinesi. Questo vale anche per lo stile della Gru Bianca del sud. La Gru Bianca del sud è specializzata nell’allenamento del tronco. Possiamo vederlo nell’allenamento del Qigong della Gru Bianca, in cui i movimenti della colonna vertebrale e del torace sono l’obiettivo principale della pratica. Attraverso l’allenamento del Qigong della Gru Bianca, un praticante potrà condizionare e rafforzare la colonna vertebrale e il torace. Ciò include i muscoli, i tendini e anche i legamenti. Solo dopo che un praticante padroneggia i movimenti del Qigong ed è in grado di coordinare il suo respiro, la Yi e il Qi, allora il suo Jin può essere espresso con il coordinamento di altri archi più piccoli come spalle, gomiti e polsi per essere manifestato al massimo potenziale.

Dovreste capire che per avere un Jin forte dovete avere un corpo fisico forte (Yang) e un livello abbondante di Qi (Yin). Il corpo fisico è come una macchina e il Qi è come l’elettricità. Se manca uno dei due la potenza non sarà molta. Pertanto, nella Gru Bianca vi allenate per generare energia dallo scotimento della vita, e da questo scotimento, attraverso la colonna vertebrale e il torace, questa energia viene trasferita verso l’esterno e si trasforma in Jin.

Spesso, un principiante di Gru Bianca, o un praticante di un altro stile, sanno solo come irrigidire i muscoli e i tendini della colonna vertebrale e del torace senza sapere come rilassarli. È comune in questa situazione che i legamenti della colonna vertebrale, le articolazioni o i muscoli vengano danneggiati. Questo è comunemente visto negli stili di karate in cui la tensione del busto è fortemente enfatizzata.

  • La Gru Bianca del sud è specializzata nel combattimento a corta e media distanza. Come abbiamo già visto, la Gru Bianca si è sviluppata nel sud della Cina. A causa dei fattori individuati dal contesto storico spiegato in precedenza, le sue tecniche di braccia sono altamente sviluppate. Generalmente, negli stili del nord si dice: “Le mani sono come le due ante di una porta, solleva la gamba per calciare l’avversario”. Ciò significa che le mani sono come due ante di una porta cinese che viene utilizzata principalmente per chiudere, e quindi bloccare. Gli attacchi principali hanno origine nelle gambe. Tuttavia, negli stili del sud si dice: “Piedi non più alti delle ginocchia”. Ciò significa che quando negli stili del sud si applica un calcio, il bersaglio di solito non è più alto del ginocchio dell’avversario. Ciò implica che gli stili del sud enfatizzano i calci bassi anziché le tecniche di calcio alto.

Per i motivi di cui sopra, normalmente quando un artista marziale di Gru Bianca combatte, si manterrà a lunga distanza dall’avversario. Quando il tempismo è giusto e la situazione lo consente, si sposterà rapidamente nella media e nella corta distanza e trarrà vantaggio dalla sua abilità nelle tecniche di braccia. Subito dopo l’attacco, tornerà immediatamente alla lunga distanza per evitare di essere afferrato. Poiché la gru è un animale debole, una volta afferrata avrà poche possibilità di fuggire. Per colmare questo limite, i praticanti di Gru sono specializzati in tecniche di lotta e Qin Na (afferrare e controllare). In realtà, la Gru Bianca è considerata uno degli stili specializzati nel Qin Na più noti.

Quando si raggiunge un livello di allenamento elevato nella Gru Bianca, le abilità dell’ascolto, del seguire, dell’aderire, dell’avvolgere e del controllare diventano importanti. Non è diverso dal Taijiquan, che enfatizza gli stessi criteri e le stesse abilità nel combattimento a corta e media distanza.

  • La difesa è usata come attacco. Poiché la gru è un animale debole senza il vantaggio della forza, deve usare la difesa come suo strumento per attaccare. Deve essere calma, tranquilla e ferma, ma anche vigile e pronta ad attaccare. Quando arriva l’occasione e il momento è giusto, un attacco viene eseguito in un batter d’occhio. La strategia della gru è quindi quella di proteggersi e attendere l’opportunità di attaccare.

Per concludere, l’allenamento della Gru si concentra sul mantenimento della corretta distanza, su salti e spostamenti, e sulla velocità e precisione negli attacchi alle aree vitali.


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